Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 3
l finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina, qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche compagnie. A parte la radio, chiaramente.
Ispirato anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio( ripensando soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui, accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio andare la parola.
Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...
Il grazioso volto appoggiato al finestrino, lo sguardo pieno di vita fisso sulla strada. E' una notte luminosa, questa, anche senza la luna piena. le stelle sembrano splendere con un vigore mai visto prima, e riesco a immaginarle riflettersi nei suoi occhi, neri come i capelli legati in una spartana coda di cavallo.
La sua amica dorme sul sedile posteriore., le loro sacche da viaggio sistemate a mò di cuscino. Doveva essere davvero stanca, non è nemmeno un'ora che ho accettato di dar loro un passaggio, alla stazione di servizio. Devono raggiungere una cittadina di cui non ricordo già più il nome. Mi han detto che è di strada, prima dell'alba l'avremmo raggiunta sicuramente.
Il finestrino leggermente abbassato rapisce le volute di fumo della sigaretta che sta fumando. Continuo a lanciarle occhiate, mentre guido, quando sono sicuro che non mi stia guardando. Lo intuisco dal tono delle sue frasi; quando lo sguardo si perde all'orizzonte; anche le sue parole sembrano lievemente distaccate, come se provenissero da una stanza adiacente.
Eppure devo aver perso la concentrazione, a un certo punto, perchè quando volto lo sguardo i nostri occhi si incrociano. Mi sorride, con la sua sigaretta sospesa fra le dita leggere. Mi manca il fiato, tanto è bella. Il lieve rossetto sembra spiccare tantissimo sulla pelle diafana, pallida del suo volto.
Cristo, ma avrà metà dei miei anni...eppure in quel sorriso mi ci perdo, gli occhi grandi e luminosi mi rapiscono l'anima e non posso fare a meno di sorriderle di rimando. Lei alza lievemnte il volume dell'autoradio, io torno a guardare l'asfalto che sfreccia nella notte.
Per un istante due anime si incontrano. Si toccano e si assaggiano un po'. Perchè no? Potrei fermarmi qualche giorno anche io, nella cittadina senza nome. Una fugace cura delle solitudini, Per un po' due anime possono condividere in leggerezza una ripulita dai tormenti di un'esistenza a tratti vacillante. E' amore anche questo, lieve, semplice, senza pensieri, ma senza inganno, è onesto e puro, a modo suo. E questo non può essere un male. L'amore, anche a tempo determinato, non lo è mai.
Buona notte, là fuori...
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