ALAN WAKE - NE UCCIDE PIU' LA PENNA
NE UCCIDE PIU' LA PENNA Una retrospettiva su ALAN WAKE “Le parole uccidono” . Mai come in Alan Wake questa frase assurge a verità assoluta. Già all'interno dello strano e inquietante incubo che fa da premessa (e tutorial) all'intera vicenda, si posson notare le misteriose commistioni tra quello che accade e le opere di Alan Wake, giovane scrittore di successo. Il folle assassino che lo bracca, infatti, si presenta come personaggio dei suoi scritti, insultando e sminuendo le capacità creative del nostro “eroe per caso”. Si comprende immediatamente che mai come prima in un media videoludico, saremo vittima degli eventi. Al risveglio, iniziamo a comprendere come Alan sia sì uno scrittore di grande fama, ma anche che sia in profondissima crisi creativa ed esistenziale. Gli eventi dell'incubo, insomma, presto ci appaiono più chiari, o almeno sembrerebbe. Sono senza dubbio la rappresentazione allegorica delle insicurezze di Alan, dei suoi dubbi, del s
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