Shadow in the night - A tribute to Joe Dever






 E' di pochi giorni fa la notizia della scomparsa di una figura semplicemente LEGGENDARIA per una larga fetta di miei coetanei, ovvero di Joe Dever, l'autore che, nel 1984 negli Stati Uniti e l'anno successivo in Italia, pubblicò il primo librogame dell'indimenticabile Lupo Solitario.

 Un personaggio affascinante, oscuro e tormentato, che con le sue avventure fantasy a cavallo tra rpg cartaceo e libro interattivo, ha accompagnato i sogni di tanti ragazzi. Un vero e proprio fenomeno culturale dell'epoca, recentemente tornato in auge grazie a un riuscitissimo videogioco, uscito prima su sistemi mobile, poi approdato su PC e infine su Xbox One e PS4, che riusciva, incredibilmente, a trasmettere le stesse sensazioni di un vero librogame della saga del nostro oscuro eroe.

 Le splendide illustrazioni, unite a una narrazione molto efficace, hanno indelebilmente segnato tutti coloro che si appassionarono ai suoi libri, contribuendo senza nessun dubbio alla diffusione dei librogame.


 Ma a soli 61 anni, il brillante autore ci ha lasciati, rinfoltendo la schiera troppo numerosa dei decessi artistici di questo maledetto 2016. Da noi la sua morte è stata, diciamo, "oscurata" dalla scomparsa di un figuro strano, patron di una di quelle discutibili trasmissioni lontane dal concetto di buon gusto, ma anche questo è specchio della società moderna. Ma io no, io non dimentico le meravigliose avventure che Joe Dever, coi suoi lavori, mi ha fatto vivere nel'infanzia e adolescenza. Un disegno fatto di getto, uno schizzo indegno, realizzato d'impeto e, certamente, non curato nei minimi dettagli, ma sentivo il bisogno di un gesto concreto.

 Grazie, Joe. Mi hai dato un'infanzia meravigliosa.Io non ti dimenticherò mai. Grazie, amico, e fai buon viaggio, nei sentieri oscuri di quella foresta che ti porterà altrove.







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