Riflessioni di un sognatore tormentato...
Ci sono dei momenti in cui, preso dall'entusiasmo, ti lanci in nuove esperienze. E accade così che apri un blog, o che avvii un progetto di video su Youtube. E accade così, che dopo tutta la fatica e l'impegno, i risultati sono, tanto per cambiare, mediamente deludenti.
Nessuno mette in dubbio che ritagliarsi uno spazio nell'immenso mondo della Rete sia difficile. Nessuno. Però, a volte, si spera che almeno lì, nel libero universo di internet, si possa anelare a una maggiore giustizia, lontani dalle bassezze del mondo là fuori. Che possa esistere un briciolo di meritocrazia.
Nulla di più falso.
Ti rendi solo conto che chi ha successo, anche qui, è quasi solo chi fa più rumore. Chi fa più il buffone. Assisti a video di imbecilli che sbraitano, bestemmiano e gridano per mezz'ora con la stessa inquadratura, e fanno migliaia di click in un giorno. Internet come la tv, che è come il mondo. Vince chi è più stronzo. Quasi sempre.
E ti domandi chi te l'ha fatto fare..ti chiedi perchè, per l'ennesima volta nella tua vita, ti sei dedicato a costruire l'ennesimo motivo per sentirti inutile, incapace. Ti sei impegnato a creare un ulteriore motivo per sentirti un fallito. E ti vien voglia di mollare tutto. Chiudere e scomparire ancora. L'ho già fatto nel "mondo reale", sono scomparso quasi del tutto, relazioni sociali ridotte al minimo indispensabile. Un TIziano Sclavi della periferia. Un fantasma in silenzio, osservatore distante e quasi amorfo. Solo sulla rete continua a esistere un'ombra di quello che ero, una parvenza di sensibilità e creatività.
Ma forse continuerò. Mi impegnerò lo stesso a scrivere i molti articoli che ho ancora in bozza. Continuerò a parlare con nessuno di cinema, di videogiochi, di anime. Continuerò a mostrare al vuoto i miei lavori, i miei disegni. Continuerò a esprimere i miei haiku. E magari pubblicherò anche altri video, nonostante sappia che li guarderanno quei quattro o cinque, mentre tutti gli altri perseguiranno la via degli urlatori, dei blasfemi in diretta e dei mono-inquadratura.
Perchè, chissà...magari quando sarò morto, resterà almeno qualche testimonianza delle mie creazioni...e qualcuno, forse, si renderà conto che non ero la persona inutile che mi sento adesso.
Che se fosse stato un mondo più giusto, avrei potuto donare qualcosa di bello a chi avesse saputo coglierlo. Un fiore che è sbocciato da solo in una serra dimenticata.
Un salice che non sarà mai una quercia.
Nessuno mette in dubbio che ritagliarsi uno spazio nell'immenso mondo della Rete sia difficile. Nessuno. Però, a volte, si spera che almeno lì, nel libero universo di internet, si possa anelare a una maggiore giustizia, lontani dalle bassezze del mondo là fuori. Che possa esistere un briciolo di meritocrazia.
Nulla di più falso.
Ti rendi solo conto che chi ha successo, anche qui, è quasi solo chi fa più rumore. Chi fa più il buffone. Assisti a video di imbecilli che sbraitano, bestemmiano e gridano per mezz'ora con la stessa inquadratura, e fanno migliaia di click in un giorno. Internet come la tv, che è come il mondo. Vince chi è più stronzo. Quasi sempre.
E ti domandi chi te l'ha fatto fare..ti chiedi perchè, per l'ennesima volta nella tua vita, ti sei dedicato a costruire l'ennesimo motivo per sentirti inutile, incapace. Ti sei impegnato a creare un ulteriore motivo per sentirti un fallito. E ti vien voglia di mollare tutto. Chiudere e scomparire ancora. L'ho già fatto nel "mondo reale", sono scomparso quasi del tutto, relazioni sociali ridotte al minimo indispensabile. Un TIziano Sclavi della periferia. Un fantasma in silenzio, osservatore distante e quasi amorfo. Solo sulla rete continua a esistere un'ombra di quello che ero, una parvenza di sensibilità e creatività.
Ma forse continuerò. Mi impegnerò lo stesso a scrivere i molti articoli che ho ancora in bozza. Continuerò a parlare con nessuno di cinema, di videogiochi, di anime. Continuerò a mostrare al vuoto i miei lavori, i miei disegni. Continuerò a esprimere i miei haiku. E magari pubblicherò anche altri video, nonostante sappia che li guarderanno quei quattro o cinque, mentre tutti gli altri perseguiranno la via degli urlatori, dei blasfemi in diretta e dei mono-inquadratura.
Perchè, chissà...magari quando sarò morto, resterà almeno qualche testimonianza delle mie creazioni...e qualcuno, forse, si renderà conto che non ero la persona inutile che mi sento adesso.
Che se fosse stato un mondo più giusto, avrei potuto donare qualcosa di bello a chi avesse saputo coglierlo. Un fiore che è sbocciato da solo in una serra dimenticata.
Un salice che non sarà mai una quercia.
Un blog è come il proprio diario personale .... non è necessario che altri lo leggano o commentino ... trovo allucinante il vedre alcuni blog che hanno cenitnaia di commenti per una ricetta .... ma che cazzo avranno da dire ogni volta :)
RispondiEliminami piace il mio ... mi piace il tuo .... mi piace quando le persone scrivono, condividono e si raccontano per il semplice fatto di farlo ... e, in primis, per se' stessi ..... nessuna aspettativa ma la libertà di espressione e di essere ....
A proposito ... io ti seguo anche se ci capisco poco con haiku ... manga... e personaggi ..... che hanno trovato il loro autore ;)
Enjoy !!!