tag:blogger.com,1999:blog-50831224014060205552024-03-13T19:00:10.340+01:00The Restless Dreamer"A parte l'anima, non possiedo nulla."Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.comBlogger87125tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-40472658945350831712018-05-23T20:08:00.001+02:002018-05-23T20:09:01.090+02:00Haiku<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-YAsfZAlis2g/WwWs8eElDvI/AAAAAAAAA10/4Vl3ziVxBvkIN6ilXyokOLfSCygZ90njgCEwYBhgL/s1600/crak%2Bherat%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1105" data-original-width="824" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-YAsfZAlis2g/WwWs8eElDvI/AAAAAAAAA10/4Vl3ziVxBvkIN6ilXyokOLfSCygZ90njgCEwYBhgL/s320/crak%2Bherat%2Bcopia.jpg" width="238" /></a></div>
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<span style="color: #674ea7;"><i><br /></i></span>
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<span style="color: #674ea7;"><i><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Strano freddo.<br />Malgrado il passato</span></span></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><i><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">il Cuore trema.</span></span></i></span></div>
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Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-11855719416715173042017-10-16T13:35:00.002+02:002017-10-16T20:36:44.049+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 10<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/jySfU10IQu4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jySfU10IQu4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span></span></i></span>Stanotte le stelle brillano come non mai. Ero stanco di guidare, forse un po' stanco di questo lungo viaggio verso l'ignoto. Nessuna luce di motel o di cittadine in vista, solo il lontano baluginare nell'oscurità sopra di me.<br />
<br />
Ho fermato la macchina su un piccolo colle erboso, qualche metro oltre la strada. Leggera dall'autoradio, giunge una morbida canzone, il volume tenuto basso per non disturbare troppo quell'angolo selvaggio. Gli alberi, per lo più abeti, dondolano dolcemente le loro cime, assecondando sia le note, sia una brezza leggera, carica del profumo dei boschi, carica del sapore della libertà. <br />
<br />
Libertà, sì. E' quello di cui sento maggiormente bisogno, di cui ho sentito sempre maggiormente bisogno. Qui, sdraiato sotto la volta stellata, su un'altura dal dolce pendio, cullato dallo stormire degli alberi, assaporando, ancora una volta, il misto di sensazioni che questo viaggio misterioso riesce a scatenare nel mio più intimo animo.<br />
<br />
Poi lo sento arrivare, inizialmente flebile, successivamente sempre più potente: una voglia incontenibile, uno sfogo che nasce da lontano. Mi alzo di colpo e corro verso il punto del colle il cui declivio mostra parte del vasto paesaggio incontaminato di sotto. Sono fermo, osservando quello scorcio di mondo, col fiatone, non tanto per la breve corsa, quanto per la fatica di contenere quella cupa forza che mi è cresciuta dentro, in pochi istanti. E dunque la libero, stringo i pugni e urlo, urlo con tutta la potenza che riesco. Ancora e ancora, grido, un lacerante e spaventoso ringhio barbarico, carico di frustrazione, noia, pigrizia e tutto ciò che, come un fardello,di negativo mi porto dietro dalla vita "di prima". Il bosco, forse una foresta, risponde al disperato appello con un silenzio improvviso, persino il vento pare essersi momentaneamente fermato, forse per paura, forse per rispetto. Ansimo, i pugni ancora stretti, i muscoli delle braccia tirati e rigidi, mentre aspetto che il mio respiro e il resto del mondo torni al ritmo naturale.<br />
<br />
L'eco del mio ultimo urlo si è spento da pochi istanti, quando il verso di un gufo mi da il segnale che tutto è finito. Non riesco a vederlo, ma posso percepire che mi sta osservando da qualche metro dietro di me. Lentamente anche la canzone, che ancora non pare essere terminata, giunge di nuovo alle mie orecchie, prima assordate dal pompare feroce del sangue, come se qualcuno stesse lentamente alzando il volume dopo aver messo il "MUTE".<br />
<br />
Metto le mani in tasca e sollevo lo sguardo, calmo, con un leggero sorriso di soddisfazione; a volte basta questo, come l'aprire di una leva per scaricare la morchia che intasava e rendeva difficoltoso il fluire degli eventi e dell'anima. Depositi di una vita che ci va spesso stretta, ma che a volte è necessaria.<br />
Fischiettando con leggerezza la marcetta che proviene dagli altoparlanti, torno a sdraiarmi sul prato. tra poco riprenderò il viaggio, ma non prima di avere guardato ancora un po' le stelle e il loro carico di affascinante promesse di libertà.<br />
<br />
<br />
Buona notte, là fuori...<br />
<br />
<br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-19533240689330163392017-05-21T22:50:00.000+02:002017-05-22T00:13:43.164+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 9<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
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<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/t4QK8RxCAwo/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/t4QK8RxCAwo?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
La notte è sempre lì. Oscura. Questo viaggio, che non so nemmeno quando abbia avuto inizio, sembra esistere solo durante le ore buie. Il giorno, la sua lucentezza, il sole, sembrano essere relegati a vaghi ricordi, sbiaditi dagherrotipi confusi, poco definiti fantasmi del passato. <br />
<br />
E' da quello che sto fuggendo? Il passato? Non ricordo bene, come non ricordo il motivo, o i motivi, per i quali ho intrapreso questo folle tragitto verso l'ignoto. E poi, sto fuggendo davvero? Sarebbe meglio non porsi certe domande; il dubbio è un pessimo compagno, capace di minare alla base le nostre decisioni, incrinarle, destabilizzarne la compattezza. Ragnatele di crepe scricchiolanti, che invadono ogni anfratto e sgretolano ogni certezza, lasciandoci il panico come unico, terribile compagno di viaggio. Lotto con tutte le mie forze contro questo strisciante demone, e quasi lo ricaccio indietro, quando dall'autoradio arrivano l enote di una canzone...bellissima, suadente, ma come un treno deragliato, abbatte ogni barriera, distrugge ogni barlume di fortificazione innalzata. Una canzone che mi rituffa nel passato, in un tempo privo di preoccupazioni, dove ogni cosa sembrava bella, dove sapevo ancora stupirmi, dove non sapevo cosa fosse il dolore.<br />
<br />
E cedo. Il respiro si fa affannoso, le pupille sono dilatate, lo so, anche se non posso vedermele, la presa sul volante si fa serrata. Freno. Di colpo, con un impeto eccessivo; l'auto inizia a sbandare, lo stridio delle gomme sul nero asfalto quasi sovrasta, per un fugace attimo, la musica. Per un tempo che pare eterno, la lucidità mentale torna, con lo scopo di mantenere il controllo del mezzo, che per chissà quale miracolo non inizia a roteare, ma mantiene una pur sgangherata linea retta. Poi si ferma. Sento solo il respiro pesante, fortissimo, che si miscela con le note morbide e meravigliose, un agghiacciante contrasto di ansia e la sensazione di conforto che la canzone si ostina a trasmettermi. Mi guardo attorno, oltre i finestrini abbassati c'è solo il nero eterno di un paesaggio cupo e infinito, immerso nell'oscurità di una notte nel deserto. Stringo i denti, riparto ed eseguo un'inversione repentina: sto tornando indietro. Il richiamo è troppo forte, dagli altoparlanti non esce solo una canzone, ma una sinfonia di promesse, un accogliente ventre materno, caldo, sicuro, senza rischi. E voglio tornarci.<br />
<br />
Con le lacrime che tentano di contrastare il vento proveniente dai finestrini, guido per un tempo che potrebbe essere un istante come una settimana di buio. Eppure la canzone è ancora la stessa. Ma dove credevo di andare, con questo viaggio ignoto? Perchè ho lasiato tutto alle spalle? Tutto, sì...ma tutto cosa? Più mi sforzo, più fatico a capire tutto questo. Dove stia andando, da dove sia partito, perchè...nulla è chiaro, tranne il desiderio di tornare indietro...e anche quello, inizia già a perdere i contorni.<br />
<br />
Noto un'insegna che non ricordavo di aver superato. E' uno di quei punti di ristoro che si vedono nei road movie. Affittano anche stanze. Mi accosto, meglio fermarsi un attimo e riflettere. Ma non ne ho il tempo, perchè adesso la vedo. Bella, non in modo appariscente, ma bella con una profondità che pare poterti inghiottire. E' ferma, appoggiata a muro del locale, i distributori a pochi metri davanti a lei. Sembra da sola, non ha l'aria di aspettare qualcuno, ostenta quella sicurezza di chi non ha bisogno di chiedere nulla a nessuno, ma priva di sbruffonaggine.. Mi rendo conto che la sto fissando da parecchi minuti, mentre lei sorseggia una birra da una bottiglia, eppure la canzone continua a suonare sempre uguale. Ancora non mi ci sono abituato alle stranezze di questo viaggio. Poi ricordo! Non so quando, non so come, ma ho la certezza di conoscerla. I lunghi capelli neri, lo sguardo come fisso in un punto oltre lo sguardo dei comuni mortali: sì, ci siamo già conosciuti e anche molto. Probabilmente in quel passato che non riesco a mettere bene a fuoco, ma so esistere. <br />
<br />
Scendo dall'auto, tenendo la portiera aperta, senza smettere di guardare quell'angelo vestiro di nero, rapito da un misto di curiosità, desiderio e fascino. Lei sembra accorgersene, forse ha sentito la musica, forse anche in lei ha destato un ricordo, un richiamo che l'ha distratta da ciò che solo lei pareva poter vedere, appoggiata a un muro nel mezzo del nulla oscuro. I nostri sguardi si incrociano, per un istante leggo nei suoi occhi scuri un susseguirsi di reazioni: indifferenza, dubbio, curiosità, sorpresa. Poi si illuminano, anche lei si è resa conto di conoscermi e mi sorride. Ed è esattamente in quel momento che capisco: il passato è parte di noi. Si deve sempre volgere al futuro, ma ogni tanto è bene fermarsi e guardare un po' indietro. Quello che siamo oggi è la somma di quello che siamo stati ieri. Non bisogna mai dimenticarlo: vivere nel passato, avere il terrore dell'ignoto, ci uccide, ma crogiolarsi di tanto in tanto nel tepore di un ricordo che ci fa stare bene, un vecchio amico, un passato amore, un film che conosciamo a memoria, una canzone che rievoca periodi felici...be', quello non può essere un male. Ma nemmeno si può essere solo proiettati nel futuro, o il richio è quello di lasciare indietro ciò che si ama. O che ama noi.<br />
<br />
Domani sarò di nuovo in viaggio, verso una meta che ancora non conosco. Un giorno mi fermerò di nuovo, ne sono certo, ma non sarà per paura o per inerzia esaurita: sarà per scelta. Forse proprio con lei, corvina visione inaspettata.<br />
<br />
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Buona notte, là fuori...<br />
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-58430952722846348622017-04-26T13:47:00.004+02:002017-04-26T13:50:50.512+02:00Haiku<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Huypmtf2ycs/WQCIV1fpEQI/AAAAAAAAA0o/ZhkXTsbIQYIBe-iA0JzzG7SPqp-mzwGVgCLcB/s1600/stone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="362" src="https://3.bp.blogspot.com/-Huypmtf2ycs/WQCIV1fpEQI/AAAAAAAAA0o/ZhkXTsbIQYIBe-iA0JzzG7SPqp-mzwGVgCLcB/s400/stone.jpg" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<span style="color: #6fa8dc;"><b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">"Il tempo sbalza.</span></span></i></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #6fa8dc;"><b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Come pietra sul monte</span></span></i></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #6fa8dc;">sfido il vento."</span></span></span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #6fa8dc;"> </span> </span></span></i></b></div>
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-81121637368806606812017-04-08T23:56:00.000+02:002017-05-21T22:53:27.214+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 8<br />
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<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
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<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Oytl837TBGw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Oytl837TBGw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<br />
Mi è sempre piaciuta, la nebbia. Assorbe i rumori, li rende ovattati, trasforma cose e persone in vaghe sagome lontane. Nella nebbia i pensieri sembrano rimbombare e raggiungere un volume tale da essere assordanti.<br />
<br />
Sto camminando in una via che, presumo, è quella principale della cittadina. La mia macchina sarà ferma per qualche giorno, i pezzi di ricambio non sempre sono disponibili in questi sparuti centri abitati in mezzo al nulla. Oh, nulla di grave, sia chiaro, solo ordinaria manutenzione. Qusto viaggio è lungo, è normale che qualcosa si rompa.<br />
<br />
Non è ancora notte fonda, forse non è nemmeno mezzanotte. Non ho voglia di controllare, perchè spezzerebbe l'incanto di questa coltre lattiginosa che pare avvolgere il mondo e fermarlo, in un momento indefinito dell'esistenza. Mentre cammino, sento in lontanazna una canzone. Non so dire da dove arrivi, da che distanza. Un momento sembra distantissima, il momento successivo, pare allontanarsi, come se provenisse da un'autoardio di una silente macchina che continua a fare i giri dell'isolato, che insiste a passarmi di fianco ancora, poi ancora e ancora.<br />
<br />
I pensieri si fanno vaghi, il ronzio del cervello si ingigantisce. Il fumo bianco turbina, fantasmi lattiginosi appaiono e scompaiono, formano volti nella nebbia che mi fissano per un istante per poi scomparire come se non ci fossero mai stati. La nebbia ti entra dentro, si insinua sotto gli abiti, conquista la carne attraverso i pori della pelle. la respiri, diventa parte di te, fino a entrarti nella testa, e dominare il cervello. Se la lasci fare. Ma io sono abituato a lei, siamo vecchi amici, io e la nebbia. So quanto insidiosa possa essere se ti lasci conquistare dal suo fascino, femmina remissiva e dominatrice allo stesso tempo, dall'abbraccio sincero come quello di una madre può passare in un batter d'occhio al letale morso sul collo di una famelica belva infernale dell'oscurità. Ecco perchè continuo a camminare, sostengo lo sguardo dei pallidi spettri di vapore che, insistenti, continuano a tirbinarmi attorno, frustrati nel non riuscire a ghermirmi l'anima.<br />
<br />
<br />
Quella musica...la canzone, questa volta, si è fatta decisamente più forte. La nebbia non accenna a diradarsi, ma cede un po' il passo al mondo; la vita sembra esserci, al di là della coltre biancastra, vaghe ombre si delineano e si muovono. Si è fatto più freddo? Strano, la vita porta calore. Sollevo il colletto del cappotto di pelle, calco il cappello da cowboy che ho comprato in un negozio questa mattina e continuo a camminare, seguendo le chitarre e la voce suadente che, ormai ne sono certo, proviene da qualche decina di metri davanti a me, forse un locale di musica dal vivo. Esattamente quello che mi ci vuole... Le luci dei lampioni sembrano essersi accese d'improvviso e solo ora mi rendo conto che stavo camminando nell'oscurità. Dove erano finite? Adesso le intravedo assieme ai neon di qualche esercizio commerciale tra il fumo, che finalmente sembra essere tornato la materia inanimata che dovrebbe essere. Semplice nebbia. La creatura che a volte sa diventare adesso è tornata negli angoli oscuri del mondo al di là del fumo e dello specchio.<br />
<br />
Mi è sempre piaciuta, la nebbia. Assorbe i rumori, li rende ovattati, trasforma cose e persone in vaghe
sagome lontane. Ti fa sembrare in pace con te stesso. Una donna, una compagna. Un pericolo...<br />
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Buona notte, là fuori...<br />
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-90598828296281363802017-04-02T17:18:00.000+02:002017-04-02T17:18:53.948+02:00Nevermore! - Tribute to Edgard Allan Poe<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-qM1WnqjobTk/WNOguXWnuUI/AAAAAAAAA0Q/v7lZgdiPHpobzj8Ob5gAQr0SkAWUtctZACLcB/s1600/poe%2Bsfondo%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="301" src="https://3.bp.blogspot.com/-qM1WnqjobTk/WNOguXWnuUI/AAAAAAAAA0Q/v7lZgdiPHpobzj8Ob5gAQr0SkAWUtctZACLcB/s400/poe%2Bsfondo%2Bcopia.jpg" width="400" /></a></div>
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-27837308652165208092017-03-21T23:24:00.001+01:002017-05-21T22:53:37.212+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 7<br />
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<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/hLhN__oEHaw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hLhN__oEHaw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
La testa mi ciondola, appoggiata al finestrino. Lo sguardo si perde nel
vuoto. Vedo tutto, percepisco tutto, ma come se stessi osservandolo
attraverso un filtro fotografico di una volta, da piazzare davanti
all'obbiettivo della macchina, di quelli che creano strani effetti
colorati sulle luci. <br />
Un caledioscopio appannato, che avvolge alberi, rocce, luci stradali. le stelle, sì, anche loro. Brillan<span class="text_exposed_show">o
intense, ma ognuna è come se fosse centuplicata, mille cristalli
multicolori che danzano in cerchio, ruotano prima da una parte, poi
dall'altra. E il cerchio diventa ellisse, poi poliedro, poi torna a
danzare in circolare.<br /> <br /> E' già da parecchie ore che ho caricato
l'uomo che, adesso, guida la mia auto. Il sole stava tramontando, lui
camminava al bordo della strada con una sacca logora i spalla. Il
braccio, il pollice, la tipica camminata a ritroso di chi chiede un
passaggio, di chi domanda a uno sconosciuto se ha voglia di condividere
un pezzo di vita e di cammino assieme. Forse era stata l'aura di libertà
che emanava, forse era stato un presentimento a farmi decidere di
frenare e caricarlo in auto. <br /> O forse eran stati i quattro
debosciati in giubbotto di pelle che facevan capolino sulla sua
maglietta sotto la scritta "RAMONES" a farmi capire che era un tipo a
posto. Che potevo fidarmi.<br /> <br /> Ed ora mi ha dato il cambio. Ho
accusato la stanchezza, all'improvviso. La musica della mia autoradio ci
ha permesso di legare immediatamente, era ovvio, non poteva essere
altrimenti. Ma poi si è accorto che stavo cedendo alla notte e si è
offerto di continuare a guidare. Ed eccomi qui, con la testa appoggiata
al vetro, come sospesa verso l'oscurità punteggiata di miriadi di
colori danzanti. Non voglio addormentarmi, non voglio cedere all'oblio
temporaneo della notte. C'è ancora tanto di cui parlare, c'è ancora
tanto da ascoltare. <br /> <br /> Ma le stelle danzano, la musica sembra
essersi fatta profonda e intimista. Gli occhi iniziano ad avere un peso
impossibile da sostenere. <br /> Poco prima di scivolare nel sogno, vedo alcune cupe nubi iniziare a inquinare la limpida stellata caledioscopica.<br /> Poco prima di scivolare nel sogno, penso che è buffo che non abbiamo mai fatto cenno sul DOVE entrambi stessimo andando.<br /> Non importava. Importava solo che stessimo andando.<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span><br />
<br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-79625995045355561652017-03-15T20:14:00.002+01:002017-03-15T20:14:43.497+01:00Besides the veil - Tribute to H.P. Lovercraft<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-pqXUQzt6Sqw/WMmQc0PZBwI/AAAAAAAAAyg/F0sG971oLbECdlj2D0eD6jCgW9u3CA89ACLcB/s1600/lovercraft%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="303" src="https://3.bp.blogspot.com/-pqXUQzt6Sqw/WMmQc0PZBwI/AAAAAAAAAyg/F0sG971oLbECdlj2D0eD6jCgW9u3CA89ACLcB/s400/lovercraft%2Bcopia.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
E' iniziata per caso. L'idea di una sorta di "ciclo" di disegni dedicato a grandi scrittori è arrivata per caso. Inizialmente ho voluto solo fare un tributo a Lovercraft, scrittore che apprezzo, anche se, lo ammetto, non conosco a fondo e mi mancano ancora diverse sue opere, da leggere. Presumo di apprezzarlo più dalle sue opere derivate, che non dai suoi scritti, ma presto rimedierò anche quella metà di sue opere che ancora non ho letto. Era nata l'idea principalmente perchè volevo cimentarmi per la prima volta nella mia vita col carboncino, che nella mia testa era perfetto per rappresentare gli orrori indefiniti tipici dei suoi lavori.<br /><br /> Sta di fatto che mi son, come si dice, "preso bene" e ho iniziato a realizzarne altre seguendo più o meno lo stesso tratti stilistico: sfondo realizzato a carboncino e ritratto, a china, rigorosamente in stile fumettistico, come è il mio modo di disegnare. E monocrome, illustrazioni rigorosamente monocrome.<br />
<br />
Inizio, dunque, a presentarvi questo "ciclo" dedicato ai miei "grandi scrittori", che nella mi atesta si sta già allargando anche verso altre categorie, trasformandosi in "Ciclo grandi autori", poichè probabilmente ne realizzerò altre dedicate a registi che amo particolarmente. Non so se manterrò lo stile dello sfondo a carboncino, forse no, ma tant'è.<br /><br /> A voi, H.P. Lovercraft, creatore di incubi terribili, di mondi sommersi capaci di rubare la sanità mentale di chiunque, di presenze orribili in agguato al di là di ogni nostro sguardo.<br />
<br />
<br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-35854129746231350452017-03-12T23:05:00.000+01:002017-05-21T22:53:47.000+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 6<br />
<br />
<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/BDHidMlViMc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/BDHidMlViMc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Questi tornanti sembrano non finire più. La strada si inerpica,
tortuosa, una gigantesca scala a chiocciola di asfalto, deformata come
in un quadro sciolto.<br />
<br />
Quando è iniziata l'ascesa? Sembrava
solo un'immensa pianura, quella che stavo attraversando, e senza che
nemmeno me ne accorgessi, le montagne han preso il posto degli spazi
aperti e sconfinati. Nell'oscurita della notte, il bosco appare te<span class="text_exposed_show">rribilmente
opprimente, ma anche pieno di fascino e mistero. I fasci di luce , a
ogni tornante, fendono gli alberi al bordo della strada, la corteccia
rifrange la luce con fare spettrale, quasi a voler fare da barriera e
proteggere da occhi indiscreti, le meraviglie o gli orrori nascosti
all'interno.<br /> <br /> Procedo con tranquillità, rapito dal suono del
motore che viene attutito dalla coltre arborea e dalle pareti della
montagna. Crea quasi una sinfonia vibrante, in sintonia con lo stormire
delle fronde, i rumori degli animali notturni e la musica
dell'autoradio, sommessa, ma in simbiosi con la vita invisibile che
danza nel cuore del bosco a quest'ora tarda e profonda.<br /> <br /> Poi è
un istante, e gli alberi si aprono, il cupo cielo inonda lo spazio
visivo, le stelle potenti e bellissime ammiccano d'un tratto, tutte in
una volta, dal parabrezza, lasciandomi senza fiato, perso nel loro
splendente vigore.<br /> <br /> Ancora due otrnanti, e non resisto
all'invito di quello spiazzo erboso. Esco dalla strada, e fermo l'auto
vicino a un grosso abete solitario, silenzioso e paziente guardiano
della magnifica visione che, in piedi vicino al bordo dello spiazzo, si è
palesata dinnanzi a me.<br /> <br /> Riempio la mia anima con l'immensità
dell'universo, sembra di poterlo vedere tutto intero, da lì sopra, dal
chiarore lattiginoso del basso orizzonte fino ai più remoti confini
della via Lattea, brillante come non mai, sopra la mia testa. Spalanco
le braccia, gonfio il petto per riempirmi i polmoni con quell'aria
frizzante, pura e zeppa di profumi, carica di vita. Quando rilascio il
respiro, una folata di vento gelato si solleva e riempie il mondo, quel
mondo di cui mi sento padrone per qualche secondo, qui sopra. L'abete
probabilmente ride bonariamente del mio attimo di superbia, nella sua
lenta e paziente saggezza. <br /> <br /> prima di rimettermi in macchina e
tornare a viaggiare, getto un'occhiata alle rade luci di una cittadina,
molto lontana e molto più in basso, timide vestigia di una civiltà
chesottostà alla grandiosità delle luci che stanno splendndo tanto più
in alto di tutti noi, questa notte. Tanto più in alto di qualsiasi
nostro sogno di grandezza.<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span>Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-21626080680413193962017-03-05T22:53:00.001+01:002017-05-21T22:53:55.381+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 5<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/TnpwuRlXbhk/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/TnpwuRlXbhk?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Corro...corro a più non posso. Il paesaggio, anche avvolto nell'oscurità
della notte, si fonde in un'unica, confusa tavolozza i cui colori cupi
si mischiano e colano via, come le gocce della fitta pioggia che scende
ormai da ore.<br />
<br />
E' come se stessi fuggendo da qualcosa che non
so, ma che percepisco dietro di me, una belva mostruosa che si nasconde
nella coda dell'occhio, pronta a scomparire quand<span class="text_exposed_show">o
volti lo sguardo per cercarla. Ma c'è, e l'istinto urla di andare, più
forte che puoi, se vuoi salvare almeno qualche misero resto della tua
vita.<br /> <br /> Sottopongo l'acceleratore a una pressione incredibile,
quasi a voler sfondare tutto e arrivare a toccare con le suole
quell'asfalto veloce, bruciante nonostante l'acqua torrenziale. Il rombo
del motore è assordante, si miscela con note ipnotiche della canzone
che stanno trasmettendo, deliziandomi in questo tunnel di oscurità e
confusione. Trascendo, mi distacco da ogni connessione fisica, vivo per
un istante in forma di spirito.<br /> <br /> Perchè sto andando a questa
velocità folle, non saprei nemmeno dirlo. Avevo voglia di farlo, di
liberare la follia, annientarne le catene e farla guizzare ovunque.
Liberare lei per liberare me stesso dalle pastoie di un'esistenza che mi
lega troppo spesso a convenzioni e imposizioni. Come un cavallo che
sfonda il recinto per correre, finalmente, nelle praterie che continuava
sempre e solo a vedere in lontananza, verso quell'orizzonte che sembra
carico di promesse e meraviglie. Prima di tornare tranquillo nella
stalla da solo. Perchè in fondo è questa la vita che ho, la pazzia va
alimentata il giusto.<br /> <br /> Presto o tardi riadeguerò i numeri sul
tachimetro a cifre più aderenti al concetto di buon senso, ma nel
frattempo urlo, grido con una voce ultraterrena la mia furia gioiosa,
mentre sfreccio verso un orizzonte indefinito, un puntino sfocato che
potrebbe essere il me stesso del passato, talmente sto andando veloce,
come in quel vecchio racconto del fantastico...<br /> <br /> Sollevo lo
sguardo e lascio affiorare un ghigno, Poi urlo più forte e lascio il mio
spirito sollevarsi in un'euforia che non avevo mai provato prima.
Potrebbe essere tutto nella mia testa, potrebbe essere tutto solo
unpensiero, ma lascio che accada comunque. Che stia avvenendo nel mondo
fisico o che sia solo un desiderio a occhi aperti, è una sensazione
meravigliosa. La libertà che solo la follia sa donare...<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-47446026347311679832017-03-03T11:42:00.001+01:002017-03-03T12:41:17.785+01:00Humor da nerd - Sal, Switch & Fagioli<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ItZul4fdCms/WLlIQaZBwgI/AAAAAAAAAyM/XjfRYviACSkN5bbYqVo7qoJ8QX39dT12gCLcB/s1600/salsiccia-e-fagioli%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="355" src="https://1.bp.blogspot.com/-ItZul4fdCms/WLlIQaZBwgI/AAAAAAAAAyM/XjfRYviACSkN5bbYqVo7qoJ8QX39dT12gCLcB/s400/salsiccia-e-fagioli%2Bcopia.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: #0b5394;"><b>Per il momento, il solo modo per farmi apparire appetibile 'sta console. :p </b></span><br />
<br />
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-39014238452942122612017-03-01T13:57:00.000+01:002017-03-01T13:57:44.412+01:00"Hidden unease"<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-kPeT_9-W4KU/WLa-Vnwrj1I/AAAAAAAAAx8/WVSiJ7dLfoAmc9RGOCx-NqO3FPj4LhjZACLcB/s1600/Hidden%2Bunease.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="345" src="https://3.bp.blogspot.com/-kPeT_9-W4KU/WLa-Vnwrj1I/AAAAAAAAAx8/WVSiJ7dLfoAmc9RGOCx-NqO3FPj4LhjZACLcB/s400/Hidden%2Bunease.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Cos'è la "fotoarte"? Non saprei nemmeno io dirlo con certezza. La fotografia fa praticamente da sempre parte dell'arte, di grandi fotografi capaci di emozionare a dismisura tramito uno scatto ne abbiamo avuto, ne abbiamo e continueremo, mi auguro, ad averne. Di contro, viviamo in un mondo dove la fotografia è divenuta ormai parte integrante della comunicazione di chiunque, arrivando all'inflazione, alla banalizzazione e all'insofferenza del veicolo stesso: l'uso dell'immagine. L'internet 2.0 ci ha di fatto imposto a livello pubblico e globale quelle che, un tempo, eran le private e difficilmente apprezzabili serate a base di "foto delle nostre vacanze". Questo ha anche portato a una ancora maggiore campagna di disprezzo da parte dei cosiddetti "fotografi veri", o autoproclamatisi tali, verso il diffondersi del mezzo fotografico anche a chi non può permettersi, o non ha interesse a prendere, costosissime macchine fotografiche professionali. Come se poi l'acquisto di una "reflex" trasformasse automaticamente l'acquirente in un fotografo, al pari ci come l'avere un mio blog mi possa far definire uno "scrittore".<br />
<br />
Questo astio si è probabilmente focalizzato anche verso il mondo del fotoritocco. "Fotoritocco", ecco una parola che ormai è ampiamente sulla bocca di tutti, il più delle volte con un'idea sbagliata. Si parla quasi sempre di fotoritocco come artificioso sistema per modificare luce, atmosfera e difetti fisici per ricercare la perfezione visiva. Di certo sono strumenti straordinari, ma se si arriva al discorso che una foto "vera", realizzata lavorando con luci ambientali "vere" grazie all'occhio esperto di un fotografo "vero" sarà sempre migliore di una foto non perfetta sistemata poi tramite il fotoritocco, mi trovate perfettamente d'accordo.<br />
Ma un conto è usare il famigerato "Photoshop" per far apparire magicamente tette perfette a chi non le ha o sparire cellulitiche montagnette a chi le ha, spesso con risultati aprossistici quando in mano a non esperti (e immagino in quanti si credano capaci anche se non è vero, magari pure io, chissà), un altro è pensare di sfruttare i potenti strumenti a disposizione delle applicazioni di fotoritocco per far esprimere arte anche a chi non può permettersi sofisticate apparecchiature. <br /><br /> Ecco, partendo da qui ho voluto finalmente dedicarmi a questo aspetto del fotoritocco. Non più solo crezioni grafiche, volantini per la compagnia teatrale o buffi fotomontaggi per strappare qualche risata, spero, a chi li visiona, ma ho voluto provare a esprimere un concetto, un'idea, una sensazione. O più di queste cose assieme. Da qui nasce questo mio primo "vero" lavoro di fotoarte.<br />
<br />
Ne approfitto anche per ringraziare Fotolia di esistere, poichè permette anche a poveracci come me di avere accesso a tante splendide foto e immagini a prezzi accettabili o addirittura gratuitamente, come nel caso delle due foto principali usate per questa immagine (gli elementi "horror" provengono da altre fonti, comunque perfettamente free).<br />
<br />
<br />
Nude woman original image @ Curto - <a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2FFotolia.com%2F&h=ATPMZKaKv7A7_69CAxHSfflg9hEPzvIflnUh75qz90SP4Rl4rW37ahs4ePUjLwEnYB7KuJOtTduyGTsVfgu8ocRhi4FWy1LXhrXl-0eWYjlJ_OE9iW_mp_0966ixlk814V-TKybk&enc=AZP66HaqC8X-TzC402Ve6nRSf8zpVHnJ-w_oFoBzADXce6v9hdz0P7rVHbj--ztAMf8ykFZZ4nMqKy8S2QxHrcR_BWDDCUbORtZSYL8w4GGz6-GZlFDi_C3L4ESO-m8tpN3VaE6v1q3B4ccaoHkUY_iL6PcKs-ncqwzKuAgy6BsRtfkESrl38NtHpycBaceBWrTeVgWj53H97C86NuSYsD6r&s=1" rel="nofollow" target="_blank">Fotolia.com</a><br /> Scary doll original image @ Parinyatk - <a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2FFotolia.com%2F&h=ATM4MqebSbOowq7PmiHhku-DglRMKzKUHjv0oTGi--RzuDsPtCK3gwZAxPL65o2l-7PT8gSnB1znmdawlDeFyMzU6-UR5rABQfXlHpg-0HizBLEwM1c7__6wn6D6BoChKR5_rQl6&enc=AZMyqYNu2QYBPTkyEpxwNeu-g9p1P6dQaiwQPR6lJ_dtH2xapqBmZraDqIJ-RJDPHPj-Wuhrd8AuJGrrDRtkLXgU1N4LtZwq2JuaPHvoG63aOCiu7VUG0DzIpi5Xf7bnnnV1EnZKfdZio452tH9pqX2XtwBkbBZYgR_YCPXd9ZJqc2MTr4no_K-e2kyoeZGrbJ4GSUSd2xvSbmwFjG1FGttr&s=1" rel="nofollow" target="_blank">Fotolia.com</a><br />
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<br />
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<br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-13049306613690277302017-02-24T23:49:00.000+01:002017-05-21T22:54:04.867+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 4<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"> Il
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio (ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/eMqsWc8muj8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/eMqsWc8muj8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
È una strada stretta, quella che si vede affacciandomi alla finestra
della mia stanza. Anzi, dovrei dire le finestre. È una stanza angolare,
con due finestre che mi permettono di dare uno sguardo alle fette di
mondo lì sotto. <br />
<br />
Sbuffo del fumo dalla bocca, mantenere accese
le braci della pipa è un piccolo esercizio di concentrazione. E nel
frattempo osservo le persone che, un piano sotto, attrave<span class="text_exposed_show">rsano
gli stretti vicoli dove è posizionato questo vecchio alberghetto. C'è
un pawn shop nell'edificio di fronte, ed è ancora aperto nonostante
l'ora. Ha insegne orientali, quasi fosse un pezzo di una Hong Kong ferma
nel tempo di decenni fa e trasportata lì, in una cittadina senza nome. <br /> <br />
Per essere una vietta nascosta c'è un discreto via vai di umani,
piccoli dalla mia vista sopraelevata. Un gruppetto di ragazze passa
sotto la nuvola di fumo azzurrognolo che ho appena creato, ridendo,
sghignazzando. Due giovani studenti si voltano a guardarle, parlottando
tra loro con sguardi che rivelano chiaramente la natura dei loro
commenti. <br /> Una coppia di mezza età passeggia mano nella mano. Li
seguo finché non escono dalla mia vista, con un misto di sorpresa e
malinconia. Un ragazzo, sembra un orientale, in jeans e giubbotto di
pelle marrone si guarda attorno perplesso, prima di sparire verso
l'ingresso della mia stessa pensione, sotto le mie finestre.<br /> <br /> Il
tabacco è finito. Sollevo lo sguardo e osservo due gatti che, sulla
porzione di tettoia alla mia sinistra, sembrano intenti nella mia stessa
attività di spionaggio di umani.<br /> <br /> Mi allontano dalla finestra e
mi preparo. Un locale in fondo alla strada stasera da musica dal vivo e
non voglio perdermela. Domani probabilmente mi rimetterò in viaggio e
voglio un ultimo bel ricordo di questa breve pausa di frivole, ma
piacevoli illusioni di stabilità emotiva.<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span><br />
<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-74013070379245803112017-02-21T19:20:00.003+01:002017-02-21T19:20:57.245+01:00"Kick of The Dragon" - A tribute to Bruce Lee<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ruW0HJdn3aQ/WKx_RPt57aI/AAAAAAAAAxc/b1_6_8cuyGMdPc6uv8i8eVn4CiggKeztACLcB/s1600/Bruce%2BLee.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="275" src="https://2.bp.blogspot.com/-ruW0HJdn3aQ/WKx_RPt57aI/AAAAAAAAAxc/b1_6_8cuyGMdPc6uv8i8eVn4CiggKeztACLcB/s400/Bruce%2BLee.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Cosa si può dire su una figura così iconica che non sia già stato detto? Nulla. Con una manciata di film (pochissimi in confronto a quelli effettivamente recitati)dai discutibili titoli italiani e un paio di ancor più discutibili film post mortem, Bruce Lee non solo è diventato definizione stessa dei film di arti marziali, ma ancora oggi risulta ineguagliato nella sua fisicità coreografica.<br /><br /> Nulla, scrivevo, si può dire ancora su un Mito Assoluto come Bruce Lee, e dunque si può solo offrire tributi alla sua immensa immagine, icona indelebile e anche persona straordinaria.<br /><br />
<br />
<br />
Old film texture by <a href="http://www.cutestockfootage.com/" rel="nofollow" target="_blank">www.cutestockfootage.com</a><br />
Brocken glass texture by <a href="http://www.soultravelmultimedia.com/" rel="nofollow" target="_blank">www.soultravelmultimedia.com/</a><br />
<br />
<br />
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-58409593720726902017-02-17T01:11:00.000+01:002017-05-21T22:54:16.703+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 3<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">l
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio( ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span></span></span></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/s1YUILTjXzw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/s1YUILTjXzw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Il
grazioso volto appoggiato al finestrino, lo sguardo pieno di vita fisso
sulla strada. E' una notte luminosa, questa, anche senza la luna piena.
le stelle sembrano splendere con un vigore mai visto prima, e riesco a
immaginarle riflettersi nei suoi occhi, neri come i capelli legati in
una spartana coda di cavallo.<br />
<br />
La sua amica dorme sul sedile posteriore., le loro sacche da viaggio sistemate<span class="text_exposed_show">
a mò di cuscino. Doveva essere davvero stanca, non è nemmeno un'ora che
ho accettato di dar loro un passaggio, alla stazione di servizio.
Devono raggiungere una cittadina di cui non ricordo già più il nome. Mi
han detto che è di strada, prima dell'alba l'avremmo raggiunta
sicuramente. <br /> <br /> Il finestrino leggermente abbassato rapisce le
volute di fumo della sigaretta che sta fumando. Continuo a lanciarle
occhiate, mentre guido, quando sono sicuro che non mi stia guardando. Lo
intuisco dal tono delle sue frasi; quando lo sguardo si perde
all'orizzonte; anche le sue parole sembrano lievemente distaccate, come
se provenissero da una stanza adiacente. <br /> <br /> Eppure devo aver
perso la concentrazione, a un certo punto, perchè quando volto lo
sguardo i nostri occhi si incrociano. Mi sorride, con la sua sigaretta
sospesa fra le dita leggere. Mi manca il fiato, tanto è bella. Il lieve
rossetto sembra spiccare tantissimo sulla pelle diafana, pallida del suo
volto. <br /> Cristo, ma avrà metà dei miei anni...eppure in quel sorriso
mi ci perdo, gli occhi grandi e luminosi mi rapiscono l'anima e non
posso fare a meno di sorriderle di rimando. Lei alza lievemnte il volume
dell'autoradio, io torno a guardare l'asfalto che sfreccia nella notte.
<br /> <br /> Per un istante due anime si incontrano. Si toccano e si
assaggiano un po'. Perchè no? Potrei fermarmi qualche giorno anche io,
nella cittadina senza nome. Una fugace cura delle solitudini, Per un po'
due anime possono condividere in leggerezza una ripulita dai tormenti
di un'esistenza a tratti vacillante. E' amore anche questo, lieve,
semplice, senza pensieri, ma senza inganno, è onesto e puro, a modo suo.
E questo non può essere un male. L'amore, anche a tempo determinato,
non lo è mai.<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span><a class="_42ft _4jy0 _55pi _5vto _55_p _2agf _p _1zg8 _4jy3 _517h _51sy _59pe" data-hover="tooltip" data-testid="privacy_selector_10212596004005182" data-tooltip-alignh="right" data-tooltip-content="Tutti" href="https://www.facebook.com/manardart/allactivity?privacy_source=activity_log&log_filter=cluster_11#" id="u_2a_2e" rel="toggle" role="button" style="max-width: 31px;"><span class="_55pe" style="max-width: 17px;"></span></a>Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-6544547150422186302017-02-14T12:25:00.004+01:002017-02-14T12:25:59.972+01:00Humor da nerd - Buon San Valentino<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-yLupj1yW8XY/WKLpF2ElWmI/AAAAAAAAAxI/5KH3Y8hN73Yr247ksEFGb-52quij9guKgCLcB/s1600/sam%2Bva%2Blentino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="168" src="https://4.bp.blogspot.com/-yLupj1yW8XY/WKLpF2ElWmI/AAAAAAAAAxI/5KH3Y8hN73Yr247ksEFGb-52quij9guKgCLcB/s400/sam%2Bva%2Blentino.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Angurie.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></span></span></div>
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-44288027971816995322017-02-11T13:40:00.002+01:002017-02-11T14:03:16.667+01:00Humor da nerd - Daffy l'ammazzavampiri<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-O65-EqB4Vgc/WJ8GMCjrjOI/AAAAAAAAAww/5qyk2CCCLWIHPFc9zzUepS5bhyxJSlYwgCLcB/s1600/daffy%2Bammazzavampiri%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-O65-EqB4Vgc/WJ8GMCjrjOI/AAAAAAAAAww/5qyk2CCCLWIHPFc9zzUepS5bhyxJSlYwgCLcB/s400/daffy%2Bammazzavampiri%2Bcopia.jpg" width="325" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="color: #ea9999;"><b> SPECIAL GUEST: <span class="st"><i>Count Duckula (Conte Dacula)</i></span></b></span>Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-14970192660980743352017-02-09T20:29:00.002+01:002017-05-21T22:54:28.620+02:00Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 2<br />
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">l
finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina,
qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche
compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato
anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio( ripensando
soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano
Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui,
accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio
andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto
quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato.
Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul
momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span><span style="font-size: small;"> </span></span></span></i></span></div>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/QO9ok-hhV_s/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/QO9ok-hhV_s?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Un motel. Mi sono fermato, guidavo da troppo. Una visione nello
sconfinato deserto, anche nella sua fatiscenza. La hall, se vogliamo
chiamarla così, ha una tappezzeria dozzinale e che sembra aver visto
troppe albe e troppi tramonti. Troppe notti. E troppe vite.<br />
<br />
Sono seduto su una vecchia sedia, non è ancora arrivato il momento di
dormire. Fermarsi non significa necessariamente spegnersi, non sub<span class="text_exposed_show">ito, almeno. <br /> <br />
Sorseggio uno scotch, il ghiaccio tintinna. Il posto non è pulito, non
è bello, e le camere non sono meglio, ma l'atmosfera è piacevole. Il
tizio che fa il turno di notte è seduto a fianco a me, si dondola sulla
sedia con un misto di arroganza e sicurezza. Anche lui col suo
bicchiere, è stata sua l'idea di farsi un goccio insieme, dopo che mi ha
dato le chiavi della stanza e io ho sistemato il solo bagaglio che ho
dietro in questo viaggio. Ai più deve sembrare scontroso e sbruffone,
lì, dietro il bancone, col suo mezzo sorriso beffardo, ma è bastata
un'occhiata per intenderci.<br /> <br /> Nonostante l'ora sia tarda, sono
arrivati un paio di clienti. Senza dire niente si è alzato, ha
parlottato un paio di secondi, consegnando loro una chiave, e poi è
tornato accanto a me per continuare quel momento di compagnia, fatto di
poche parole e tanti silenzi, ma non prima di aver gettato una lunga
occhiata alla donna, presumibilmente la moglie del distinto figuro col
quale ha brevemente trattato. Ha gusto, il nostro receptionist, la donna
è bellissima, avvolta nel suo abito di classe. Il suo sguardo, però,
tradisce profonde distanza e tristezza, e pare fuori luogo su una donna
che sembra avere tutto ciò che si può desiderare. <br /> <br /> Fuori luogo
come la coppia stessa: belli, eleganti, da grand hotel di città, non
certo da uno squallido motel in mezzo al deserto, alle rocce e alla
polvere. Che ci faranno, qui? Ma soprattutto, mi importa davvero?<br /> <br />
Ho finito il mio whiskey, ma ancora non mi alzo per raggiungere il
letto. Il mio compagno di bevute mi guarda, e senza dire parole ci
intendiamo al volo. un altro giro, sì, è quello che ci vuole. Non so
perchè ci siamo compresì così in fretta. Forse entrambi abbiamo visto
troppe anime perdute veleggiare davanti ai nostri occhi. <br /> <br /> Siamo
qui, due osservatori della desolazione umana, a dondolarci su due
vecchie sedie, sorseggiando ambra liquida, appoggiati a una brutta
tappezzeria di un motel polveroso che ha visto troppe notti infinite
come questa...<br /> <br /> Buona notte, là fuori...</span>Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-69095573831896352522017-02-07T12:11:00.001+01:002017-02-11T13:46:49.235+01:00Citazioni dotte e di un certo livello<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-TRzbFzBh3Zk/WJhDXZjqlMI/AAAAAAAAAwg/SkjM_1y6lp87yhwRMNpgoeZv_tR97VmGgCLcB/s1600/shwarzy%2Bshut%2Bup.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://4.bp.blogspot.com/-TRzbFzBh3Zk/WJhDXZjqlMI/AAAAAAAAAwg/SkjM_1y6lp87yhwRMNpgoeZv_tR97VmGgCLcB/s320/shwarzy%2Bshut%2Bup.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-large;"> "SHUT UP!"</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: black;"> </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: white;">(Arnold Schwarzenegger - Kindergarten Cop)</span><br />
<br />
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-37340140073081827272017-02-05T19:50:00.005+01:002017-02-06T00:54:15.959+01:00New Horizons Open - The confines are only in our mind<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1L3nq9Udr_c/WJdxWWj9YxI/AAAAAAAAAwQ/L-oz3nEX7Ikoj15Xo85bc-3pKvzDOFPnQCLcB/s1600/Horizon%2Bper%2Bblog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="303" src="https://3.bp.blogspot.com/-1L3nq9Udr_c/WJdxWWj9YxI/AAAAAAAAAwQ/L-oz3nEX7Ikoj15Xo85bc-3pKvzDOFPnQCLcB/s400/Horizon%2Bper%2Bblog.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
I confini sono solo nella nostra mente. Certo, la vita ci impone certi paletti, e magari si deve ponderare bene ogni scelta importante, piuttosto che gettarcisi a capofitto senza pensare alle conseguenze, ma è indubbio che, una volta tanto, sia necessario afferrare la propria esistenza e guidare il destino, anziché restarne in balia dei capricci.<br />
<br />
E una volta compreso questo, le nubi si dissolvono, nuovi orizzonti si aprono e i confini della nostra fantasia divengono immensi. Nuovi mondi da scoprire oltre la landa desolata che rischia di diventare la nostra esistenza, nuove opportunità da cogliere. Misteri e, forse, pericoli, ma in grado di donare splendidi motivi per continuare a vivere. E' un mondo fantastico, basta sapersi muovere.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666;"><span style="font-size: small;"><i><b> "New Horizons Open"</b></i> <i>- Illustrazione realizzata a
china con innesti in grafica 3D creati con Bryce Pro 7. Colorazione e
postwork con Photoshop. </i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #e06666;"><span style="font-size: small;">Copyright by Igor Saviola( Mana RD), 2017</span></span></i></div>
<i><br /></i>
<i><br /></i>
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-58096229066350603562017-01-30T14:01:00.000+01:002017-05-21T22:54:38.787+02:00 Nocturnal Roads - Un viaggio immaginario tra musica e pensieri in libertà - Episodio 1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"> <span style="font-size: small;">Il finestrino abbassato, l'oscurità ovunque, i fari della macchina, qualche altra luce lontana e il silenzio oltre il motore, le uniche compagnie. A parte la radio, chiaramente.</span></span></span></i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #a2c4c9; font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> <span style="font-size: small;">Ispirato anche dalla trasmissione Virgin Motel su Virgin Radio( ripensando soprattutto alla prima edizione, quella con la voce di Ottaviano Blitch), ho pensato di dare inizio a questi piccoli momenti in cui, accompagnato da una canzone, mi do un'idea base di partenza e poi lascio andare la parola. </span></span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #a2c4c9;"><span style="font-size: small;"> Tutto quello che leggerete, se qualcuno lo farà, è pressochè improvvisato. Come detto, mi do un tema base, poi lascio andare la creatività sul momento.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"> Spero gradirete. Almeno la canzone che vi propongo...</span></span><span style="font-size: small;"> </span></span></span></i></span></div>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/4opY4pgDoHA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/4opY4pgDoHA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <i> I fari illuminano la porzione di strada che necessito di
conoscere. L'oscurità fuori dai finestrini è totale. l'asfalto scorre,
sparendo velocemente oltre il mio campo visivo, per essere sostituito da
altro asfalto, e ancora, e ancora.</i></span><i> <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /> Da quanto tempo sto
guidando? Non ne ho idea. Nemmeno ricordo dove stia andando. Forse è la
stanchezza, ma non mi importa. Sto viaggiando, è ciò che conta adesso<span class="text_exposed_show">. Mi concentro sulla strada, quella fetta di mondo che ha importanza in questo momento. L'asfalto scorre, scorre. Scorre.<br /> <br />
Una canzone che proviene dall'autoradio, l'aria pungente che arriva
dal finestrino semi aperto, da quel vuoto abisso nero in cui sembra io
stia viaggiando. Queste le sole amicizie di questa notte. Queste e
l'asfalto che scorre imperterrito, fuggevole e sempre identico. Nessuna
stella nel cielo. O almeno, dove dovrebbe esservi un cielo. <br /> <br />
Una luce. Eccola, lontana. Forse più di una. Dunque, tutto sommato, il
resto del mondo c'è ancora. Sarà un motel, magari una stazione di
servizio? Una casa, una di quelle che si vedono nei film dell'orrore, i
cui inquilini sono ancora svegli a quest'ora della notte? Se sapessi
quale ora, aggiungo.<br /> <br /> Una canzone dall'autoradio. Ma è la
stessa canzone di prima? Quanto dura? E poi, è davvero la stessa? Mi
strofino un po' gli occhi, la mente gioca brutti scherzi, pare. La luce
non sembra essersi avvicinata e non riesco a determinarne la distanza.
Io continuo a guidare, Da quanto? Non lo so. Nemmeno ricordo dove sto
andando. O perchè stia viaggiando. Conta solo che lo sto facendo, in una
notte che sembra non avere mai fine, e sembra non avere mai avuto
nemmeno un inizio. Come la canzone che sta trasmettendo la radio. Sembra
sempre la stessa...<br /> <br /> Buona nottata, a voi là fuori, se ancora è
rimasto qualcuno. E se ancora è rimasto un "là fuori". Perchè anche se
le luci, ora, paiono un po' più vicine, io non son più certo di
nulla...</span></span></i><br />
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-12394871828080222512017-01-28T18:22:00.001+01:002017-01-28T18:24:06.746+01:00Humor da nerd - Super Mario Brosio<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NqgwybkPynI/WIzTUNtRxUI/AAAAAAAAAv8/GSDm5aIV5gIi_DPXWV8gspYbnPqlS9QWQCLcB/s1600/super%2Bmario%2Bbrosio%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-NqgwybkPynI/WIzTUNtRxUI/AAAAAAAAAv8/GSDm5aIV5gIi_DPXWV8gspYbnPqlS9QWQCLcB/s400/super%2Bmario%2Bbrosio%2Bcopia.jpg" width="380" /></a></div>
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-89003495557924006882017-01-12T14:24:00.003+01:002017-01-30T14:06:03.839+01:00"Bitter Sweet Desire - DAZE" - Tribute to Poets of the Fall<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-kr6GtNAp520/WHd2Q-TNwSI/AAAAAAAAAvs/tLCW1KldlHkOzC3nJB6ef-a6VO2gIGKhQCLcB/s1600/Bitter%2BSweet%2BDesire-%2BDAZE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-kr6GtNAp520/WHd2Q-TNwSI/AAAAAAAAAvs/tLCW1KldlHkOzC3nJB6ef-a6VO2gIGKhQCLcB/s400/Bitter%2BSweet%2BDesire-%2BDAZE.jpg" width="256" /></a></div>
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<br />
Chi mi conosce sa che la musica è una delle mie passioni più grandi. Non la pratico, se non attraverso il canto, strimpello la chitarra a malapena, non so comporre e so poco e nulla di musica a livello tecnico, ma è indubbio che non saprei vivere senza ascoltarne.<br />
<br />
Col tempo ho anche limato parecchio i miei estremismi, e dunque lascio alle spalle i periodi in cui se uno non ascolta gli Iron Maiden o gli Offspring, vuol dire che ascolta solo musica di merda. Oh, certo, alcune categorie restano per me incomprensibili, ma tant'è...<br />
<br />
Dal punk al black metal, dall'hard rock all'indie rock, passando senza problemi anche nella new wave, alternative, punk rock, folk, pop rock, death metal, etc..., non mi faccio grossi problemi a fare mie ogni tipo di esperienze sensoriali musicali, laddove mi diano emozioni. Perchè è quello che conta per me, che la musica mi dia le giuste emozioni.<br />
<br />
Ma oltre a questa vastità di generi, è inevitabile spaziare anche in una vastità temporale davvero sconfinata. Diventa difficile, difficilissimo poter fare una classifica dei propri artisti o band favorite senza incappare in ripensamenti o dilemmi su chi mettere e chi escludere. Ovvio a questo "inconveniente" applicando dei giusti "distinguo", cercando di suddividere la mia ipotetica classifica in almeno tre scaglioni differenti:<br />
<br />
<ul>
<li> gli "storici", ovvero quelle band la cui attività principale o effettiva è avvenuta prima della mia consapevolezza musicale( che, tra l'altro, ha avuto una timida genesi a 9 anni, quando sentendo "Born in the USA" dell'inossidabile Bruce Springsteen, decisi che mi piaceva il rock e senza escludere qualche semina dovuta a cassette di mio padre, cosucce tipo "Goodbye Yellow Brick Road", mica pizza e fichi). Qui si bazzica nella Leggenda, con nomi del calibro di David Bowie, Queen, Led Zeppelin, Who, Iggy Pop & The Stooges, Deep Purple, Sex Pistols, e mille altri...</li>
<li>i "generazionali", ovvero quelle band e artisti la cui attività ha coinciso con l'adolescenza, ovvero un'età nella quale si formano davvero i primi tratti di ciò che potremmo essere in futuro, e dunque musica che abbiamo realmente vissuto nella sua interezza. Come molti coetanei, questo ha fortemente coinciso con la rinascita dell'hard rock, l'avvento del grunge e l'esplosione del punk rock. Dunque nel mio vissuto parliamo di cosucce tipo Nirvana, Pearl Jam, Guns'n'Roses, Offspring...ma anche cose come Ligabue...ebbene sì, mi piaceva da matti pure lui. Ma dopotutto ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio...</li>
<li> i "nuovi", ovvero band relativamente più giovani, nate magari dal 2000 in poi, che hanno scalato e conquistato una fetta del mio cuore musicale.</li>
</ul>
<br />
<br />
Nonostante ciò, diventa comunque labile, spesso, la clasificazione: esempi lampanti possono essere gli Iron Maiden, in attività decisamente prima della mia coscienza musicale, ma in piena attività quando li scoprii, oppure gli Scorpions, una delle mie band preferite in assoluto, che seppur nate decenni prima, ottennero un'esplosione mediatica enorme nel 1990 con Wind of change. O ancora, inizia a essere complicato definire "di primo pelo" band come i MUSE, così come "classificare" band arrivate alla ribalta a cavallo tra i '90 e i 2000( per poi scomparire dal successo internazionale, anche se ancora attive), ad esempio i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lit_(gruppo_musicale)" target="_blank">Lit</a><br />
<br />
Ma una cosa certa è che nella terza categoria, ovvero nelle band più recenti, un nome spicca nel mio cuore, tanto da inserirli senza problemi in una ipotetica, seppur difficilmente stilabile, Top 10 delle band preferite in assoluto, ed è quello dei <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Poets_of_the_Fall" target="_blank">Poets of the Fall</a>, che assieme a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Theory_of_a_Deadman" target="_blank">Theory of a Deadman</a> e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/The_Fratellis" target="_blank">Fratellis</a>, formano probabilmente il podio delle mie band "recenti" preferite.<br />
<br />
Difficilmente inquadrabili in un genere specifico, poichè passano dall'hard rock al post punk, senza disdegnare qualche sonorità new wave o strizzatine d'occhio al pop rock, e presentandosi spesso con splendide ballade e melodie sublimi, quello che accomuna la loro arte sono senza dubbio i testi, che non tradiscono il nome della band, essendo vere poesie messe in musica. Altro aspetto peculiare è la grande teatralità dei loro video, sosetnuta in particolare dal talentuoso cantante, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Marko_Saaresto" target="_blank">Marko Saaresto</a>, dotato non solo di una voce molto bella e adattabile, ma anche di una mimica facciale e corporea straordinarie, cosa che si evince anche dai loro show dal vivo, di grande impatto emotivo e di grande interattività col pubblico, oltre che dalle indubbie qualità delle composizioni e abilità degli strumentisti. Una band che, inspeigabilmente, rimane ancora piuttosto di nicchia, e, nonostante il loro album d'esordio sia del 2005, ancora non sono realmente sulla cresta del successo che, a mio modesto avviso, meriterebbero a livello mondiale.<br />
<br />
E' da qui che nasce questo mio tributo a una delle loro canzoni e alla loro musica. Il pezzo in questione è "Daze", opening track dell'album <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jealous_Gods" target="_blank">Jealous Gods</a> del 2014. Vi invito a visionare il video della canzone, non solo per gustarvi un pezzo molto bello, ma anche per assaporare la visionarietà dei loro lavori e chissà, magari avvicinarvi anche voi a questa band, meritevole davvero di tanta visibilità in più.<br />
<br />
Certo, lo so che su questo blog non ci passa mai nessuno, ma sti cazzi: è un blog, un diario, quindi ci scrivo comunque quello che voglio.:D<br />
<br />
E, in fondo, sperare non è un male.<br />
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<a href="https://youtu.be/di7NMssrqsE" target="_blank"> Poets of the Fall - Daze( Official video)</a><br />
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<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #45818e;"><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Immagine realizzata a china. colorazione e postworking con Photoshop.</span></span></i></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #45818e;"><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Copyright by Mana RD Art, 2017 </span></span></i></span></b></div>
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-74717819402172557432016-12-28T20:32:00.000+01:002016-12-28T20:32:03.767+01:00"Mon Capitaine!" <br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-K_MJINB6HSs/WGQSirj46rI/AAAAAAAAAvY/ovhFejXxSWUJH4fmZ_qb95bk1JetO6uOwCLcB/s1600/picard%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-K_MJINB6HSs/WGQSirj46rI/AAAAAAAAAvY/ovhFejXxSWUJH4fmZ_qb95bk1JetO6uOwCLcB/s400/picard%2Bcopia.jpg" width="298" /></a></div>
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Tributo al mitico Patrick Stewart nel suo ruolo del capitano Jean-Luc Picard, in Star Trek The Next Generation.<br />
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<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"> Disegno a china, colorazione e postwork tramite Gimp.</span></span></i></div>
Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5083122401406020555.post-42504637779396540972016-12-02T17:51:00.001+01:002017-01-09T20:55:48.727+01:00Shadow in the night - A tribute to Joe Dever<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-6g5Z4SuG97k/WEGiwSuqe9I/AAAAAAAAAvE/bkNOuvx8vcgfafWtet5xOPI2D_wZyKYTACLcB/s1600/Tribute%2Bto%2BJoe%2BDever.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-6g5Z4SuG97k/WEGiwSuqe9I/AAAAAAAAAvE/bkNOuvx8vcgfafWtet5xOPI2D_wZyKYTACLcB/s400/Tribute%2Bto%2BJoe%2BDever.jpg" width="336" /></a></div>
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E' di pochi giorni fa la notizia della scomparsa di una figura semplicemente LEGGENDARIA per una larga fetta di miei coetanei, ovvero di Joe Dever, l'autore che, nel 1984 negli Stati Uniti e l'anno successivo in Italia, pubblicò il primo librogame dell'indimenticabile Lupo Solitario. <br />
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Un personaggio affascinante, oscuro e tormentato, che con le sue avventure fantasy a cavallo tra rpg cartaceo e libro interattivo, ha accompagnato i sogni di tanti ragazzi. Un vero e proprio fenomeno culturale dell'epoca, recentemente tornato in auge grazie a un riuscitissimo videogioco, uscito prima su sistemi mobile, poi approdato su PC e infine su Xbox One e PS4, che riusciva, incredibilmente, a trasmettere le stesse sensazioni di un vero librogame della saga del nostro oscuro eroe. <br />
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Le splendide illustrazioni, unite a una narrazione molto efficace, hanno indelebilmente segnato tutti coloro che si appassionarono ai suoi libri, contribuendo senza nessun dubbio alla diffusione dei librogame.<br />
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Ma a soli 61 anni, il brillante autore ci ha lasciati, rinfoltendo la schiera troppo numerosa dei decessi artistici di questo maledetto 2016. Da noi la sua morte è stata, diciamo, "oscurata" dalla scomparsa di un figuro strano, patron di una di quelle discutibili trasmissioni lontane dal concetto di buon gusto, ma anche questo è specchio della società moderna. Ma io no, io non dimentico le meravigliose avventure che Joe Dever, coi suoi lavori, mi ha fatto vivere nel'infanzia e adolescenza. Un disegno fatto di getto, uno schizzo indegno, realizzato d'impeto e, certamente, non curato nei minimi dettagli, ma sentivo il bisogno di un gesto concreto.<br />
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Grazie, Joe. Mi hai dato un'infanzia meravigliosa.Io non ti dimenticherò mai. Grazie, amico, e fai buon viaggio, nei sentieri oscuri di quella foresta che ti porterà altrove.<br />
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<br />Mana RDhttp://www.blogger.com/profile/17680324810538637627noreply@blogger.com0